Sapere, essere quindi consapevoli di cosa si nasconde dietro alcune ( anzi tante realtà) in cui sono gli animali ad essere brutalizzati è necessario, poi ognuno sceglie ma la conoscenza di queste pratiche che sono considerate “normali” vanno assolutamente conosciute! Di seguito si riporta la lettera aperta di una componente della Le.I.DA.A di Firenze, in realtà la sola lettura mi crea dolore ma me ne crea molto di più non comunicarla.
Maria Stella Rossi
Le oche vengono spennate vive per ben tre volte nel corso della loro vita, questo lavoro lo fanno delle donne senza cuore mentre le poverine si dimenano fra grida agghiaccianti.
Dopodiché, per non far venire infezioni, gli viene gettato addosso dell’alcool, le poverine gridano per il bruciore sulle ferite e sulla pelle infiammatissima. Come dicevo, ogni volta si aspetta che le piume siano ricresciute per sottoporre le vittime nuovamente a questa tortura , dopo la terza volta le piume non ricrescono più e allora si rinchiudono in una stanza e si fanno morire asfissiate col gas… questo sistema mi ricorda qualcuno…
Il gas rende tossiche le loro carni ma le poverine vengono ugualmente destinate al macello per arrivare sul piatto del consumatore che non solo consuma una carne che crea colesterolo, ma che si assorbe anche le sostanze del gas.
Boicottate qualsiasi cappotto o trapunta in piuma d’oca o di qualsiasi tipo di piuma poiché tutte le piume di origine animale nascondono atrocità simili.
Se incontrate qualcuno con il cappotto in piuma d’oca mostrate il vostro sdegno e spiegategli chiaramente la tortura che c’è dietro.
Quest’abominio è legale anche in Italia, boicottiamolo!
Vittoria Sonnino
Le.I.DA.A. Firenze