Sono esattamente quarant’anni, era il 26 agosto 1984, che le due formazioni non si dividevano la posta in palio, uno scoppiettante 2-2 (6′ Tacchi, 40′ Vincenzi, 61′ Novellino, 83′ Tacchi) nella 3a giornata di Coppa Italia 1984-85. Quella di ieri, ovviamente, ha un sapore del tutto diverso, dove il gusto amaro dell’inaspettata e deficitaria classifica ascolana, ha fatto digrignare i denti ai tifosi bianconeri, ieri molto più neri che bianchi (voto 6,5), in aperta e molto rumorosa contestazione nei confronti della dirigenza Pulcinelli.
Le interviste alle tifose pre partita
Di segno opposto, invece, è la gioia degli oltre quattrocento tifosi giunti dal Molise (voto 8) – sciarpe, pezze, striscioni e bandiere hanno colorato di uno scintillante rossoblù anche lo stadio marchigiano. Dal punto di vista tecnico, la partita ha assunto le tipiche sembianze di Giano bifronte, il Dio con i due volti: quello rivolto al primo tempo, che ha visto l’Ascoli (voto 6) padrona di un maggior agonismo e una maggiore voglia di vincere, di contro un Campobasso troppo timido e scolastico (voto 5,5); quello rivolto al secondo tempo invece, ha visto, complici anche gli azzeccati cambi di mister Braglia, un andamento completamente diverso, con un Lupo totalmente rinnovato nello spirito e nei muscoli (voto 6,5), che ha imposto con carattere e autorevolezza il proprio gioco, dando vita così all’ottavo risultato utile consecutivo, a dispetto di un Ascoli che è sembrato impacciato e privo di idee (voto 5).
Insomma, un’oliva per ciascuno non fa male a nessuno. Peggiore in campo l’arbitro Restaldo della Sezione di Ivrea, assurdo non aver fermato il gioco dopo il forte impatto tra le teste di Morelli e Cozzoli, azione che poi ha portato al vantaggio ascolano. Domenica al Molinari arriva la Lucchese, tutti allo stadio, sbraniamoli…
Antonio Salvatore