Recita un noto detto popolare «gobba a levante, luna calante», è così è stato anche al Molinari, dove la gobba questa volta non ha portato fortuna alla nostra amata, che per il possesso palla avuto e le diverse azioni da gol create e mancate per un soffio, avrebbe meritato qualcosa di più di un pareggio – Mancò la fortuna, non il Valore.
Un pareggio che frena la striscia di due vittorie consecutive, ma allunga a sette i risultati utili messi in fila dal Lupo. Per gli amanti delle statistiche e degli almanacchi è da annotare che nella più che centenaria storia del calcio campobassano è la prima volta che i rossoblù locali incrociano i guantoni contro i pari colore sestrini.
Il Campobasso ha avuto per lunghi tratti la supremazia territoriale, schiacciando spesso i liguri nella propria metà campo, ma che a volte si è dimostrata macchinosa e priva della giusta determinazione nell’affrontare l’avversario nell’uno contro uno, che avrebbe permesso di creare la superiorità numerica negli ultimi metri.
Una prestazione comunque positiva quella dei nostri, che meritano in blocco una buona sufficienza (voto 6+), uniche voci fuori dal coro: in positivo “motorino” Pierno (voto 8), praticamente perfetto; in negativo i subentrati Lombari (voto 5) e Haveri (voto 5), ancora lontani dal sacro fuoco dell’ardimento.
Un fuoco che arde invece nelle vene dei tifosi, sia nei trenta supporter arrivati da Sestri Levante (voto 10), circa dieci ore di viaggio per arrivare nel cuore del Sannio Pentro, altrettante per tornare sulle rive del Golfo dei Poeti sia per i quasi cinquemila tifosi rossoblù (voto 10), semplicemente encomiabili. Questo è il periodo che nelle nostre amate terre si raccolgono le olive e mercoledì si viaggia alla volta di Ascoli, e allora quale migliore occasione di portare in dono ai bianconeri un paio di olive all’ascolana….? Sciarpa al collo, zaino in spalla, invadiamo Ascoli.
Antonio Salvatore