Proprio mentre Enel Green Oower ha iniziato il tour per illustrare alle comunità locali umane il suo progetto di una nuova centrale idroelettrica, denominato “Pizzone II” , ed elargire milioni di euro ai sindaci disposti ad accettarla, la comunità degli orsi rende nota la sua posizione, sotto ad un fico in vista di Pizzone, a 200 metri da dove sorgerebbe una delle principali aree di deposito di inerti e di cantiere.
La posizione degli orsi è chiarissima, dice il loro avvocato Giuseppina Negro, presidente del WWF Molise:
“La ricchezza e la varietà di semi e frutti ben riconoscibili nel documento, testimonia che laddove ENEL vuole distruggere boschi, costruire cantieri e scavare gallerie gli orsi hanno trovato fino ad oggi cibo in abbondanza: fichi, olive, susine, uva, corniole, rose canine.
Cibo perfetto per mettere su il grasso necessario per trascorrere l’ibernazione, in una delle tante grotte di Monte Mattone, proprio la montagna su cui sorge Pizzone e che ENEL vorrebbe traforare da entrambi i versanti per alloggiare una nuova potente centrale idroelettrica.”
Sei anni di lavori dell’Enel proprio non li potremmo sopportare, è il messaggio degli orsi. Esplosioni, polveri sottili, viavai di camion sono incompatibili con il nostro stile di vita. “ENEL dice che potremmo pur sempre spostarci… Ma dove andremmo? Siamo pochi, tra noi ci sono mamme con figli, anziani… Siamo molto legati a quest’area, ricca di ghiande, faggiole e di grotte, e che anche il Parco ha definito “di eccezionale valore ambientale”.
Vi preghiamo, concludono gli orsi, “non cacciateci anche da qua!”.