In via Marco Polo, detta dei Monaci, con riferimento ai monaci della dirimpettaia Abbazia di San Vincenzo al Volturno, è stato aperto al pubblico lo studio del poeta, scrittore e saggista cerrese Vincenzo Rossi, nato nel Rione Rossi di Cerro al Volturno.
I bambini del paese sono stati i primi a visitare questo luogo della Memoria e della Cultura. In un Palazzetto rurale con portali in pietra, nel cuore del piccolo centro storico di Valloni di Cerro al Volturno, è stata ricostruita parte dello Studio dello scrittore la cui poetica è stata definita di “regionalismo cosmico” per lo sguardo ampio, che partendo da realtà rurali e marginali, ha abbracciato e interpretato i grandi temi dell’esistenza umana, ma anche vegetale, animale “delle piccole vite”.
Nello Studio si possono consultare libri, documenti, lettere, foto e vedere oggetti, quale la sua Olivetti 32, appartenuti allo scrittore che ha intitolato una delle sue raccolte poetiche Dove i monti ascoltano ( 1973 ), e i monti sono quelli possenti e magnifici della catena delle Mainardi. Verdi terre, La Terra e l’erba, Fonterossa, Il Cimerone, I luoghi dell’anima, Amore e fedeltà alla Parola, alcuni dei libri pubblicati in oltre cinquanta anni di lavoro letterario.
Vari anche i saggi di scrittori e critici dedicati al poeta/ scrittore/ saggista quali I canti della terra- Omaggio allo scrittore cerrese cantore della civiltà contadina- Fedeltà alla terra- Volli, e volli sempre- La speculazione estetica e simbolica nella poesia di V. Rossi. Ai piccoli visitatori, Silvana, Roberta, Rosanna, Terigio, Leonardo e Nausicaa è stato, donato con dedica, il volume Scritti Vari- 1959/ 1993- Edizioni Il Ponte Italo Americano, New York.