Prove tecniche di inaugurazione quelle che i tecnici comunali hanno eseguito stamane (11 agosto) in piazza Unità d’Italia e nello specifico nella “Villetta” e sulla nuova fontanina che molti erroneamente chiamano la “Sirenetta”.
Una statua alta poco più di un metro, di una giovane ragazza, e posta all’interno di una vasca (riempita con l’acqua trasportata dall’autobotte comunale) e che dovrà sgorgare da un’anfora sita quasi sotto i piedi del manufatto.
Statua questa celata agli occhi della gente da un cellophan azzurro da circa un mese.
Quello che si sa è che domani sera alle ore 18 dovrebbe esserci l’inaugurazione ufficiale ma l’evento non è riportato ne nel depliant dell’Estate Agnonese e neanche annunciato da manifesti od altro.
Ma chi è la ragazza rappresentata nel bronzo? Ce lo svela Armando Marinelli della omonima Pontificia Fonderia che ha dato al Comune di Agnone il manufatto.
“Si tratta di “Rebecca alla Fonte” che, secondo il testo biblico, offre da bere ad Eliezer, nipote di Abramo. Eliezer era stato incaricato proprio da Abramo di andare a cercare la futura moglie destinata per suo figlio Isacco. La Fonte o la brocca in coccio da cui sgorga l’acqua era il consueto luogo d’incontro nel mondo orientale, simbolo di fecondità e di vita, ritenuto un posto ideale presso il quale combinare un matrimonio”.
Infatti di sirenetta non ha nulla: nè coda di pesce, nè branchie e neanche squame.
La “villetta”, così, si arricchisce di un altro elemento biblico. Ecco i bellissimi alberi di ulivo che hanno preso il posto a pericolanti abeti ed ora Rebecca, arredi questi che fanno da sfondo alla chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli tempio sacro a forma di Arca o nave.