Emilio Carosella, comandante di flotta aeronautica dell’Alitalia, agnonese e da sempre col pallino di costruire una aviosuperficie in Molise non si arrende. E’ dal 2007 che il capitano dell’aereonautica ha un pallino fisso che negli anni ha sfiorato molte volte la realizzazione.
Argomento questo tornato d’attualità in un convegno nei giorni scorsi dove Carosella ha ribadito che: “Si tratta di un’infrastruttura che potrebbe nascere nel territorio di San Giuliano del Sannio e che, al di là del discorso viabilità, avrebbe rapida realizzazione, bassi costi di gestione, velocizzerebbe trasporti e servizi, permettere lavoro e sviluppo”.
Convegno che si è tenuto il 7 luglio scorso presso la sala della Costituzione a Campobasso, sono intervenuti progettisti, architetti, ingegneri per parlare dell’opera e delle sue molteplici potenzialità in un territorio come quello molisano. Progetto che “deve concretizzarsi entro il 2024” ha detto Carosella, è quello di realizzare un’aviosuperficie da destinare al traffico dell’aviazione civile generale, servizi di Protezione Civile, sanitari pubblico e privato, commerciali.
La progettazione prevede un investimento iniziale di circa 60 milioni di euro e un costo di gestione di circa 900mila euro all’anno. “Costi sostenibili anche con il pnrr e che darebbe lavoro e sviluppo”. Una struttura che potrebbe inglobare anche una scuola di volo secondo il regolamento Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) per piloti commerciali e di linea aerea.
Ma ricostruiamo la storia dell’avio superficie di Carosella.
“L’aviosuperficie del Molise dovrebbe nascere nell’agro dei Comuni di Cantalupo nel Sannio e San Massimo –raccontava Carosella- Nell’anno 2007 un gruppo di professionisti costituito da tecnici ed amministrativi residenti in Provincia di Isernia esperti in materia infrastrutturale ed ambientale, nonchè in aeronautica ed impegnati a vario titolo in tale ambito, si faceva promotore di uno studio per avviare una iniziativa infrastrutturale che avesse come fine la realizzazione mirata di una aviosuperficie (e non di un aeroporto civile) nella Regione Molise, in considerazione della recente evoluzione normativa tesa alla liberalizzazione dell’uso delle aree di atterraggio che ha avvicinato l’Italia al livello delle altre nazioni, permettendo la realizzazione di infrastrutture “minori” nelle dimensioni, ma estremamente vitali nell’esercizio dell’aviazione generale intesa come qualsiasi attività aerea che non rientra nell’esercizio della cosiddetta aviazione commerciale o militare.
L’approccio a tale iniziativa, svolta direttamente, personalmente ed a titolo gratuito dai suddetti, assumeva in una prima fase un connotato prettamente tecnico-aeronautico. Su tali presupposti tecnici si intraprendeva, da parte del gruppo promotore, la progettazione preliminare dell’aviosuperficie in questione dando ad essa una connotazione prettamente ingegneristica. Si costituiva così la Avioproject srl con sede ad Isernia, avente come scopo la realizzazione della aviosuperficie molisana in questione. Nel 2008 Avioprject srl era contattata da rappresentanti della Aeroporto del Molise SpA con sede a Campobasso, costituita nel 1998 ed avente come scopo la realizzazione di un aeroporto civile sul territorio molisano, che invitavano, ma invano, a desistere dalla iniziativa intrapresa circa l’aviosuperficie in argomento. Tale società, partecipata dal Consorzio per il Nucleo Industriale di Campobasso-Boiano, dalla Finmolise e da altri privati, era stata destinataria alla fine degli anni 90 di un finanziamento di 200 milioni di lire per uno studio di fattibilità di una aeroporto nel Molise. Sempre nel 2008 un componente di detta SpA, il Consorzio per il Nucleo Industriale di Campobasso-Boiano, giungeva ad essere destinatario di un ulteriore finanziamento regionale con fondi CIPE per 700 mila euro per redigere la progettazione definitiva di un aeroporto civile nel Molise.
Tale finanziamento regionale venne poi revocato. Poi la Aeroporto del Molise SpA sembra sia stata posta in liquidazione. L’iniziativa riguardante la realizzazione dell’aviosuperficie del Molise –concludeva il capitano- riscontra grande interesse e potrebbe essere anche un immediato sbocco occupazionale per tanti giovani molisani”.
Poi nel 2015 a dare l’ok allo studio di fattibilità per l’aviosuperficie fu lo stesso presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, che dopo l’incontro avuto proprio con Carosella promise la compartecipazione del 50% della Regione per la realizzazione dell’avio struttura.
“Il progetto fino a qualche tempo fa –affermava all’epoca Carosella- era in stand by ed anche i promotori dell’iniziativa cominciavano ad essere scoraggiati perché non si vedevano concretezze agli sforzi. Oggi quel che conta è non guardare al passato e raggiungere il target prefissato. Ma soprattutto dare alla Regione Molise una struttura piccola ma efficiente e far volare l’AirMolise al più presto. Il presidente Frattura –aggiungeva Carosella- si è impegnato per dare un cofinanziamento del 50% alla realizzazione del progetto.
Finalmente si è compreso che una avio superficie dà in termini pratici sviluppo, lavoro, turismo, protezione con i Canadair per gli incendi, assistenza sanitaria con eliambulanze ed aerei. Direi –concludeva l’agnonese- che lo sviluppo è garantito, necessita solo buona volontà e non disperdere le risorse in progetti utopistici. L’aviostazione dovrebbe nascere nell’agro dei Comuni di Cantalupo nel Sannio e San Massimo. E dovrebbe essere la Wingsjetair che esercita la sua attività nel settore aeronautico civile (Trasporto Pubblico Passeggeri), dell’aviazione commerciale e privata a gestire i voli” Nata nel 2012, attualmente la Wingsjetair opera con voli privati in forma wet lease cioè noleggio del velivolo, equipaggio, assicurazione e carburante con aree di copertura nazionali; nel bacino del Mediterraneo; nell’Europa e nord Africa. La Società in questione è composta da tre soci-piloti professionisti. La sede Legale e Amministrativa è a Milano ma verrà trasferita in Molise –chiosava Carosella- al fine di tenere la base operativa centrale di volo nella nostra Regione. Resterà operativa anche quella attuale sita in Bergamo-Orio al Serio”.
Nel 2016 Carosella tornava alla ribalta.
“Dopo l’incontro col presidente Frattura per una compartecipazione della Regione all’idea progettuale, e le garanzie avute dal governatore regionale, non nascondo un certo ottimismo” così in un’intervista di Carosella. Se va tutto liscio entro il 2016 potremo avere una pista nel Molise” affermava telefonicamente Carosella raggiunto a Malpensa (Milano). Oltre Frattura a comprendere l’importanza di una sorta di piccolo aeroporto e a spalleggiare l’iniziativa, fra gli altri, fu anche Vincenzo Cotugno.
“La struttura –sottolineava Carosella- deve nascere entro il prossimo anno. I progetti sono tutti ok. Anche l’Enac ha permesso voli e decolli di aerei con perso massimo di 5700 chili al decollo. Significa piccoli jet o bimotori ad elica da nove posti anche se noi cercheremo di avere il placet per un trenta posti tale da collegare il Molise con Milano, Torino, Salerno, per citare alcuni aeroporti italiani, ed in futuro con Francoforte, Ginevra, Francia e Belgio. Necessita comprendere che tutti i nostri discorsi sono stati sempre anticipati da studi analitici. Nulla è stato lasciato al caso.
E sottolineo che l’aerostazione darebbe subito una quarantina di posti di lavoro e non mi sembrano pochi per una parte del Molise che soffre proprio per la disoccupazione giovanile.
Non pensiamo ai collegamenti di linea per una struttura al momento non autorizzata. Quella molisana sarebbe una base per charter. Per costruire la pista con tutto il necessario bastano solo un paio di mesi. Quindi se la Regione delibera il suo consenso in tempi brevissimi, prometto che nel 2016 si alzerà in volo il primo aereo della pista Molise. Nei nostri progetti –chiosava il pilota/manager di Agnone- ci sono anche possibilità di creare scuole di volo con corsi professionali per piloti di linea e collaborazioni con varie Università. Credo che anche questo possa avere una ricaduta positiva per la Regione”.
Da lì poi lo stand-by per un progetto di cui si parla da oltre un ventennio fino al 7 luglio scorso.
E la saga continua…