Il Comitato di Isernia della Croce Rossa Italiana, da mercoledì scorso ha una nuova sede ad Isernia in via Giovanni Palatucci. Un grande evento non solo per la provincia penetra. Dopo anni di attesa e tantissimi sacrifici fatti dai Volontari delle diverse componenti, sia da quelle ausiliarie delle Forze Armate quali Corpo Militare Volontari e Corpo delle Infermiere Volontarie e sia dalla componente civile Volontari CRI che noi tutti ammiriamo con le loro “Tute Rosse”.
Il Comitato di Isernia ha sempre dato un contributo rilevante e significativo alla comunità e non solo perché il suo personale è stato impegnato in attività in emergenza in ambito nazionale e in missioni Internazionali. I Volontari pentri hanno una forte determinazione e fierezza, molto probabilmente perché conservano nel loro DNA il gene del guerriero sanità, e lo hanno dimostrato con la realizzazione dei loro obiettivi e progetti, una tenace unica a cui va riconosciuto sicuramente merito.
Questo evento è l’occasione per sottolinearlo e renderlo pubblico a tutti. Realizzare una sede, innovativa, ampia, innovativa, dotata di tutte le strutture, materiali e mezzi necessari per svolgere in sicurezza in propri compiti, da volontari senza risorse o mezzi sostegni esterni ( quali finanziamenti o donazioni), solo con il proprio lavoro non è una cosa semplice. I volontari sanniti hanno realizzato un loro sogno ma soprattutto ora hanno la possibilità di offrire un maggior numero di servizi alla popolazione locale e come fanno da sempre all’intera provincia isernina. Eccoci alla festa, la cerimonia di inaugurazione, dopo tanto lavoro svolto in perfetta armonia.
La bellissima cerimonia di inaugurazione è stato un evento significativo per la storia della Croce Rossa in Molise. L’inaugurazione svoltasi mercoledì si e tenuta alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale del Molise dott. Quintino Pallante, di numerose autorità civili e militari e dei vertici nazionali cri, regionali, locali e delle componenti del corpo militare volontario, corpo infermiere volontarie e dei tantissimi volontari gruppo di Isernia.
L’inno di Mameli seguito dall’inno di croce rossa di Leoncavallo e dalla lettura dei sette principi fondamentali della Croce Rossa come da tradizione (umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità) hanno dato maggiore solennità e ufficializzato l’apertura della cerimonia.
Nel discorso di benvenuto, letto dal volontario Luigi Di Re, coordinatore per l’attività per i giovani , è stato illustrato il lavoro svolto negli anni e nel recente passato, sottolineando le numerose attività connesse con l’emergenza Covid, migranti, in favore della popolazione vulnerabile. La nuova sede è stata frutto del lavoro dei volontari e di un “Presidente visionario ed operativo”, così è stato più volte ringraziato il Presidente Fabio Rea, che da anni è sapientemente alla guida dei volontari della provincia pentra. Visionario, forse come lo fu lo stesso giovane cittadino ginevrino Hanry Dunant, Fondatore della Croce Rossa.
Dunat nel lontano 24 giugno 1859 a Solferino davanti allo strazio causato dalla battaglia, organizzò insieme alle donne di Castiglione delle Stiviere, la più grande macchina dei soccorsi mai vista prima, dando vita in seguito ad un movimento internazionale che si prendesse cura gratuitamente dei militari feriti in guerra senza alcuna distinzione di razza, nazionalità, di credo religioso e la nascita del diritto internazionale umanitario.
Anche il primo cittadino dott. Piero Castrataro, ha ringraziato i volontari nel suo intervento che da anni operano a fianco delle istituzioni locali per il bene della popolazione e quando l’amministrazione locale ha dovuto decidere se e dove concedere il suolo per realizzare la nuova sede della croce rossa ad Isernia, la decisione ha trovato subito e largo consenso tra gli amministratori, proprio perché la presenza dei volontari di questa importante associazione umanitaria, riportiamo le parole del Sindaco, “ci fa sentire più sicuri”.
Il gruppo di Isernia è coeso e ben organizzato, coordinati dal loro presidente svolge non solo servizio di trasporto sanitario, servizio emergenza territoriale 118, protezione civile, campagne di prevenzione, attività in favore dei giovani, formazione, disseminazione del diritto internazionale umanitario, ma opera attivamente nel sociale portando assistenza alle famiglie vulnerabili e con il suo ambulatorio opera nel campo della prevenzione in favore della popolazione partecipando a numerosi progetti nazionali come “l’officina della salute” (servizio rivolto a persone con fragilità sociali e sanitarie possono trovare una risposta alle loro necessità.
Dalle visite specialistiche alla farmacia solidale). Il viceprefetto di Isernia dott.ssa Giuseppina Ferri ha portato i saluti del Prefetto Giuseppe Montella e ringraziato la cri che da sempre collabora con la Prefettura e in una efficace e brillante dichiarazione ha descritto gli ottimi rapporti di collaborazione esistenti ” i volontari sono sempre al nostro fianco e noi saremo sempre a loro fianco”. La vice presidente nazionale cri dott.ssa Debora Diodati, ha portato il saluto del Presidente nazionale CRI Rosario Valastro, impegnato in missione in Ucraina, dove ha consegnato 56 nuove casette alla popolazione di Zhytomyr, città a 130 km da Kiev, primo segno di ricostruzione in una terra così martoriata dalla guerra. Riportando le testuali parole del Presidente Nazionale CRI Valastro, si comprende meglio la portata dell’aiuto fornito: “queste abitazioni aiuteranno altrettante famiglie a trascorrere il prossimo inverno, il terzo dall’inizio del conflitto, con maggiore serenità”.
Continuando, la vice presidente nazionale, nel suo intervento ha tenuto sottolineare l’importante opera che i 160mila volontari svolgono in Italia, la presenza capillare sul territorio, in diversi settori dove la cri è impegnata quotidianamente. Il lavoro dei volontari diventa moltiplicatore di solidarietà prodotta e questo in 160 anni di storia ha permesso alla croce rossa di continuare il suo cammino di crescita. Un movimento internazionale una realtà complessa, composta da vari membri e organi che operano in diversi ambiti dell’intervento umanitario, che raggiunge 150 milioni di persone, grazie all’impegno di circa 17 milioni di Volontari che operano in 191 nazioni, uniti dai valori umanitari e dai Sette Principi.
Un’azione che vede protagonisti il volontario che opera in silenzio i 365 giorni l’anno 24 ore su 24 sempre al fianco di chi soffre. La dott.ssa Diodati ha ringraziato più volte i volontari della cri di Isernia guidati da presidente Rea. La nuova sede è un vero gioiello della tecnologia, realizzata con moduli abitali, di ultima generazione, in linea con l’efficientamento energetico per ottimizzare ed armonizzare il rapporto tra fabbisogno energetico ed emissioni inquinanti.
La struttura ospita diversi uffici per le attività del comitato, l’aula corsi per la formazione dedicata al dott. Cesare Castiglioni, medico, filantropo, fondatore della croce rossa in italiana a Milano (il 14 giugno 1864). Il cuore pulsante della struttura del comitato di Isernia è certamente la Sala operativa locale che assicura una gestione di comando e controllo fondamentale nell’emergenze.
La nuova sede della cri di Isernia, con un nuovissimo parco auto, ampio e adeguato parcheggio sei mezzi di soccorso e nuovi materiali, appena inaugurata è in via Giovanni Palatucci, nei pressi della Questura, strategicamente ubicata nei pressi delle grandi arterie stradali della regione. Nel corso dell’evento il presidente Rea ha voluto consegnare un riconoscimento alla Volontaria, già Infermiera Volontaria ed ex presidente del comitato prof.ssa Giuseppina Russo Tamburro, una targa di ringraziamento, quale segno di continuità per il lavoro svolto negli anni alla guida del comitato. La nuova sede era un sogno oggi è una realtà che da anni rincorrevano i volontari cri di Isernia.
Un grande risultato per i volontari della cri, un grande e rinnovato servizio di assistenza umanitaria quello che potrà essere offerto alla città di Isernia grazie al visionario ed operativo presidente Fabio Rea che da anni fa registrare in silenzio una serie di successi con le sue attività, sempre pragmatico ed operativo citiamo suo motto che è anche il suo stile si vita che lo accompagna da sempre ” a parlare devono essere i fatti”. Un bello esempio che nasce dal terzo settore e che rende orgogliosi l’intera comunità molisana.
Giuseppe Alabastro