Non è facile trovare opere di autori stranieri che usano la lingua italiana nelle loro opere letterarie. Generalmente tutte le produzioni sono tradotte in numerose lingue e tra queste la lingua del “Si”. Ma nell’ ambito della Rassegna del Progetto Migrantes dell’associazione Incontrare, presidente Giuseppe Vaccaro, realizzato da Kamastra – Centro studi per la diversità linguistica, abbiamo avuto modo di apprezzare il talento di una scrittrice di madre lingua bengalese, naturalizzata inglese, che ha scritto diversi testi di narrativa utilizzando direttamente la lingua di Dante.
La scrittrice è Jhumpa Lahiri, premio Pulitzer per la narrativa, laurea Honoris Causa dell’Università di Bologna e commendatore della Repubblica Italiana attribuitole dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alcuni capitoli del romanzo ” In altre parole”, pubblicato dalla Casa editrice Guanda, verranno letti dagli studenti della classe III B del Comprensivo Schweitzer di Termoli nella saletta del Caffè 10.5 già galleria di mini esposizioni di arte contemporanea.
Con gli studenti ci saranno le insegnanti di lettere prof. Giuseppina Gallina e la prof. di arte e immagine Carla di Pardo. Alle letture seguirà un laboratorio di composizione artistico-letteraria. Collage di parole e frasi come nello stile di Matisse, il pittore francese citato nel libro dalla scrittrice e preso a modello per le sue opere letterarie dove le frasi, come ritagli, sono messe insieme componendo le pagine del libro in un susseguirsi di parole.
L’appuntamento, il terzo della Rassegna, è mercoledì 23 ottobre alle ore 11,00. All’incontro parteciperanno i promotori.
Fernanda Pugliese