Mentre ci sarà sempre un cervo che attraverserà una strada e farà male all’ignaro viaggiatore. E al quale si rimprovererà di non aver rispettato il limite di velocità di 50 chilometri orari. In pratica il consiglio è quello di comprarsi il cavallo per muoversi senza colpo/urto ferire.
Con buona pace di chi ci governa e di chi dovrebbe togliersi i paraocchi e guardare quello che fanno i paesi civili del mondo.
Questi non hanno fatto niente di straordinario, si fa per dire. Individuati con precisione i punti sensibili, cioè quelli più ricorrenti per gli animali, che il più delle volte attraversano le strade per recarsi a bere acqua (per noi uno di essi sarebbe in località Fontanella all’inizio del Piano delle Cinque Miglia, per chi proviene da nord) hanno realizzato attraversamenti aerei il più delle volte in legno lamellare per non disturbare l’ambiente.
Altre volte gli attraversamenti sono stati realizzati sotto la sede stradale in tunnel.
Mi spiegava un esperto forestale che è sufficiente che qualche animale incominci a passare sopra o sotto quelle strutture che presto anche tanti altri animali seguiranno il loro esempio.
Aggiungeva ancora: è una questione di orme, di odori, di maschi e femmine, di tante caratteristiche a volte perfino ignote agli uomini, che spingono gli animali ai comportamenti voluti dagli uomini e da essi eseguiti istintivamente, diligentemente.
Una cara amica stamane mi ha invitato a sottoscrivere il link per la raccolta delle firme necessarie a fermare l’abbattimento dei cervi e gli ho risposto che non l’avrei fatto, semplicemente per i motivi poc’anzi citati.
Lei mi ha risposto di essere perfettamente allineata al mio pensiero ed ha aggiunto che durante la sua attività di responsabile di un determinato settore pubblico aveva predisposto l’utilizzazione di fondi UE per allineare l’Abruzzo alle più mature realtà europee. Ma agli allora responsabili politici ad un orecchio la sua proposta entrò e dall’altro uscì.
Ecco, questa è l’Italia in genere, un rincorrersi di responsabilità disattese e combattute… inutilmente. Mentre altri, l’Olanda per esempio, ma non è l’unica, ha realizzato decine, centinaia di grandi e piccole strutture a sostegno degli animali, ai quali gli uomini hanno tagliato la strada.
Qui in Italia, più semplicisticamente, direi stupidamente, invece, vorrebbero tagliargli la testa, con un pallettone di un fucile.
Ugo Del Castello