Ad agosto avrebbero compiuto 30 anni e da appena prima del covid erano ferme ed inutilizzate sul piazzale dell’ospedale San Francesco Caracciolo. Parliamo di due ambulanze che questa mattina, dopo tempi biblici di attesa, l’Asrem ha pensato bene di rimuoverle e portarle al deposito in provincia di Campobasso per la susseguente demolizione.
Una in particolare era tanto obsoleta che per la mole non entrava più neanche sotto le pensiline dei vari Pronto Soccorso degli ospedali molisani. Il Fiat-Iveco Daily 4×4 a benzina era infatti un “pachiderma” che sembrava ora solo un monumento all’incuria.
Le due ambulanze erano diventate anche oggetto di interventi politici regionali per uno smaltimento che è giunto solamente oggi 19 luglio.
Si attende ora che l’Asrem porti a termine la gara di appalto per l’acquisto di cinque ambulanze nuove che dovrebbero essere assegnate una per ogni nucleo ospedaliero (Campobasso, Isernia, Venafro, Termoli ed Agnone).
Al plesso ospedaliero alto molisano ora ne resta una sola che quasi quotidianamente viene impiegata per il trasferimento dei malati, per portare gli stessi ricoverati in altre strutture sanitarie molisane per gli esami specialistici dei ricoverati che non si effettuano nel Caracciolo e per ogni evenienza anche di soccorso. Con la rottamazione dei due vecchi mezzi si chiude un altro capitolo della storia dell’ospedale di Agnone.