Gli esperti coinvolti nella tra giorni matesina (21 – 23 giugno) – la location è stata individuata nella sala consiliare del Comune di Castello del Matese – hanno fornito risposte esaustive ai temi proposti in discussione.
Fra questi gli esponenti di spicco del mondo accademico, che studiano con rigore i cambiamenti del cambiamento climatico, il mondo dell’attivismo ambientale e gli attori del territorio: decision makers, istituzioni politiche (sindaci, amministratori locali), imprenditori e cittadini dell’area.
L’iniziativa scientifico-culturale, replicata da diversi anni dagli associati alla Fondazione San Bonaventura, in collaborazione con la Biblioteca Diocesana San Tommaso D’Aquino e il Comune di Castello del Matese, ha ottenuto i fattivi contributi di studiosi e intellettuali: Agostino Navarra (Parco Regionale del Matese); Pierluigi Reveglia (Università degli studi di Foggia); Giovanna Battipaglia (docente Scienze naturali Università Vanvitelli); Rosario Balestrieri (ornitologo, giornalista, curatore della rubrica speciALI interna alla trasmissione Arca di Noè – Canale 5 ); Carlo Caccavalle (presidente fondazione San Bonaventura); Rossano Pazzagli (docente Unimol Campobasso); Alberico Bojano (giornalista – scrittore); Anna Kauber (regista); Daniela Storti (Istituto Crea- Riabilitare l’Italia); Giovanni Capobianco (Associazione ARDEA); Costantino Leuci (Slow Food Matese); Giovanna Di Tommaso ( Istituto agrario Piedimonte Matese); Salvatore Montone (sindaco di Castello del Matese); Luigi Arrigo (Vice presidente Fondazione San Bonaventura); Angelo Rotunno (Love Matese); Marta Aurecchia (Matese Nostrum); Claudia Orsino (Love Matese); Luca Di Lello (coordinatore workspop – Fondazione San Bonaventura); Gaetano Musto (Legambiente Matese); Eugenio Auciello (presidente Ass.ne Intramontes); Caterina Palombo (Responsabile gestione ambientale sostenibile di ETICAE); Theodora De Pasquale esperta in diritto internazionale dell’ambiente, Sciences PO).