È finito un inverno da dimenticare, privo di neve e Roccaraso cerca una via di uscita dall’impasse in cui si trova. Il rilancio della sua attività di ospitalità extra neve è di vitale importanza. Ma non saranno sporadiche iniziative spalmate durante la stagione verde a sancirne il successo. Certo qualcosa si deve fare e quindi ben venga ogni iniziativa in merito. L’augurio è che l’intera comunità roccolana si riunisca con umiltà, idee e forza per realizzarle. Però!
E sì, io credo che si debba scrivere un però, perché è necessario per dare solidità all’iniziativa necessaria ed encomiabile.
Ieri ho scritto un articolo in merito e qualche minima reazione l’ho sollevata. Una contestazione sulla mia idea di ingresso del nostro territorio nel Parco Nazionale della Maiella. E io sono contento, perché se il consenso è piacevole, la contestazione è auspicabile perché produttiva. Almeno lo spero, perché dovrebbe significare che si hanno altre idee forse migliori per tentare di risollevare le nostre sorti turistiche. Spero proprio ce ne siano di concrete e quindi realizzabili.
Ma voglio tornare al però iniziale per dargli significato. Potrebbe andare tutto bene, ma bisogna aggiungere all’iniziativa contingente un’azione programmatoria a medio e lungo termine e perciò mi è tornato in mente il “proclama” gridato ai 4 venti nel 2019 dall’agenzia giornalistica ANSA e recepito perfino nelle Marche dalla rivista online SciMarche.it con il titolo e l’immagine pubblicata, che ci rendevano edotti dell’intento di dare concretezza alla necessità, passatemi il modo di dire, di prendere con una fava due piccioni.
Mi spiego. L’idea di realizzare un centro sportivo polivalente che abbia al centro un impianto per il curling è originale e pertinente se accoppiato al vicino Palaghiaccio. Sono certo che riscuoterebbe successo così come lo riscosse l’impianto maggiore citato. Offrire al turista, oltre che ai residenti dell’Alto Sangro, la possibilità di cimentarsi con quelle grosse pietre che scivolano sul ghiaccio appare affascinante. Ecco il primo piccione preso. Ma il secondo non è da meno, e sì, perché recuperare la struttura un tempo destinata ad Acquafantasy e opera necessaria, dovuta e attesa da tutti.
Ecco, tra qualche giorno ci sarà questa “benedetta” riunione della comunità economica roccolana e presumo partecipino anche amministratori comunali, spero ad alto livello.
Cari concittadini, io non ho interessi economici in ballo e quindi non partecipo ma, come vedete, da solito “impertinente” quale sono, partecipò alla vita roccolana nella maniera che attualmente mi appartiene e che rivela, credo, come al solito un incommensurabile attaccamento a Roccaraso.
Per cui vi invito a chiedere lumi agli amministratori su quale effettivo impegno hanno riversato alla loro encomiabile idea, per la quale sono arrivati anche a quantificare il suo costo in ben 6,8 milioni di euro. Presumo ci sia stata una progettazione, sia pure di base e con tanto di belle immagini.
Questo e tanto altro i turisti si aspettano dalla “nostra Roccaraso”. E noi abbiamo il dovere, nonché la necessità di aggiungere la “loro Roccaraso”. Buon lavoro!
Ugo Del Castello