E’ già quasi passato un anno da quella maledetta notte tra il 26 e 27 dicembre 2022 che ha portato via per sempre Daniele Berlingieri. Un giro di telefonate alle prime ore dell’indomani della festività di Santo Stefano, lasciò attoniti e in lacrime gli amici più stretti.
Al pastore originario di Roccamandolfi i quotidiani molisani hanno dedicato articoli e finanche i servizi giornalistici in tv. La notorietà aveva valicato i confini regionali, grazie al continuo e intelligente uso dei social.
Nel suo Molise sono venuti in tanti a conoscerlo personalmente mentre lavorava nell’azienda “La Pecorella Nera“, a Santa Justa di Macchiagodena, di cui era il titolare. Durante la stagione calda lo raggiungevano nella località Fornello di Roccamandolfi dove stazionava per 4 mesi col gregge in alpeggio.
Daniele era riuscito ad affascinare i followers narrando la storia della sua famiglia, dedita da diverse generazioni all’allevamento degli ovini, organizzando in loco eventi come la mini transumanza e la tosatura delle pecore. Seguiti immancabilmente da tavolate superbe di polenta, pecorini e arrosti di agnello.
Chi lo seguiva veniva reso partecipe di ogni momento della sua quotidianità. L’assenza improvvisa ha cambiato le abitudini delle centinaia dei turisti che attraverso lui avevano esplorato un mondo sconosciuto. Insieme alla sua compagna Maria erano diventati il riferimento essenziale di quel angolo del Matese: una sorta di presidio logistico che offriva “incoming” a costo zero.
Di quella bella realtà purtroppo rimangono soltanto i ricordi e la cartellonistica stradale ancora insistente sul territorio. L’azienda non esiste più. Impossibile per la volenterosa e coraggiosa Maria continuare da sola la gestione del gregge composto di 200 pecore – comisane e sarde – e curare contemporaneamente la produzione dei formaggi.
Soltanto adesso si comprende l’importanza del pastore più mediatico del Molise. Uomo mite, ma coriaceo, determinato e inventivo. Capace di promuovere e rendere fruibile un territorio di immane bellezza ma senza attrattività degne di nota.
La sfida con se stesso Daniele l’aveva vinta benchè non possedesse competenze settoriali di marketing. E riusciva a muoversi da esperto internauta con la stessa disinvoltura di un promoter turistico.
Il celebre attore e regista molisano Pierluigi Giorgio lo aveva inquadrato bene. E infatti lo inserì fra i protagonisti del suo meraviglioso documentario “La via del canto“, girato fra la Puglia e il Molise; proiettato a luglio scorso in collaborazione con la Proloco, nella piazza di Roccamandolfi.
Nel reportage rendiamo omaggio all’amico e ad un attore del territorio matesino importante, che si adoperava in ogni modo per garantire maniacalmente la qualità di carni e formaggi. Strenuo combattente contro la globalizzazione agroalimentare e la standardizzazione dei processi produttivi. Determinante l’incontro, poi scaturito in amicizia autentica, con l’imprenditore abruzzese della zootecnia Nunzio Marcelli.
(Amolivenews ringrazia la guida Aigae Massimo Martusciello, “Il Re del Matese”, di aver fornito alla redazione alcuni scatti fotografici).