Si riaccendono i riflettori sulle comunità arbëreshe del Basso Molise. Ieri a Montecilfone, comune capofila degli sportelli linguistici del Molise coordinati dall‘Associazione Kamastra, si è tenuta una riunione operativa insieme al sindaco Giorgio Manes ed altri esponenti dell’amministrazione. Si è parlato di lingue, di idiomi e territori, di comunicazione e delle nuove frontiere dell’informazione, delle politiche dell’Europa delle diversità ma anche del linguaggio musicale e dei rapporti e scambi tra le due sponde dell’Adriatico.
Si è trattato del primo incontro promosso dal direttore della rivista Kamastra Fernanda Pugliese, che ha riguardato specificamente l’area arbëresh; l’approccio sociolinguistico e antropologico delle comunità arbëreshe a sostegno di una cultura che genera. Le relatrici sono state due studiose e docenti nelle istituzioni di alta cultura come L’istituto di studi albanologici di Tirana dal quale proviene la prof. Merita Sauku Bruci e l’università di Bologna dove la prof. Ledi Shamku Shkreli, insegna socio linguistica. La Shamku Shkreli è stata deputata al parlamento albanese per due legislature e attualmente è console onorario in Emilia Romagna.
La fase progettuale è stata illustrata dalle due personalità alle operatrici degli sportelli linguistici presso la Casa del Libro a Termoli.