Gatti avvelenati nel centro storico di Agnone. Polpette di carne macinata con all’interno sostanze tossiche (si parla di antigelo per i motori delle automobili) che ha portato anche ad un sopralluogo dell’unità cinofile dei Carabinieri.
Una denuncia partita dal comitato Cittadino del “Centro Storico”.
“Informiamo i cittadini di Agnone che Il Comitato Centro Storico con l’associazione AGAPE odv hanno formalizzato la denuncia per l’uccisione di animali nel centro storico, tramite sostanze tossiche, presso la Compagnia dei Carabinieri di Agnone -scrivono dal Comitato Centro Storico di Agnone- Le associazioni ringraziano i Carabinieri per la grande disponibilità e la sensibilità mostrata per la raccapricciante vicenda, avviando già le indagini tramite unità cinofile antiveleni.
Ribadiamo che la legge punisce questi crimini. L’articolo 544 bis del codice penale prevede la reclusione da 4 mesi a 4 anni.
Il Comitato Centro Storico, insieme a AGAPE comunicano inoltre, che queste crudeltà e qualsiasi altro tipo di maltrattamento verso animali indifesi, non saranno più tollerati. Lo strumento di morte adoperato per uccidere i gatti è il liquido antigelo che provoca una lunga e dolorosa agonia ai poveri animal.
Come atto dovuto, abbiamo fatto immediatamente la segnalazione ai Carabinieri per far partire la denuncia penale” concludono dal direttivo del Comitato in questione.
Ma non solo. Il sindaco Daniele Saia in una nota rimarca che: “Il Comune condanna fermamente questi comportamenti criminosi e invita chiunque sia a conoscenza di fatti o responsabili a segnalarlo prontamente alle autorità competenti. Faremo tutto il possibile per individuare i colpevoli, gli atti di crudeltà gratuita non possono essere tollerati in una società civile. Confidiamo – questo l’appello dei sindaco Saia – nella collaborazione di tutti i cittadini per mantenere la nostra Agnone una comunità rispettosa della vita e degli animali, nella quale questi vengono gestiti con senso civico e nel rispetto delle aree pubbliche e degli altri. Nella speranza che atti simili non si ripetano in futuro”.
Ed ora c’è anche una taglia di 500 euro “per chi aiuterà la giustizia a far condannare l’avvelenatore”. La ricompensa è dell’Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente (AIDA&A) che si, si prefigge di perseguire la protezione degli animali e la prevenzione e repressione del loro maltrattamento, nonchè la tutela dell’ambiente naturale.
Insomma tempi duri per chi aveva deciso di decimare i gatti nei rioni di San Marco, San Nicola e San Pietro del borgo antico di Agnone che non la passerà liscia se verrà identificato.