Un titolo che nella sua espressione canonica “c’era una volta” evoca una storia antica. “Parla l’ultimo democristiano” il sottotitolo che riguarda il suo autore. Nell’insieme la metafora della vissuta di Pier Ferdinando Casini, politico italiano, convinto e ardimentoso sostenitore dello scudocrociato, nato a Bologna, capoluogo dell’ Emilia Romagna, la più rossa tra le Regioni Italiane. Parlamentare per dieci legislature ed una carriera iniziata a ventisette anni nel 1983 “ con un’emozione che non ho mai dimenticato”, come egli stesso scrive nelle prime pagine del libro pubblicato da Piemme.
Duecento cinquantacinque pagine nelle quali l’attuale senatore della Repubblica con uno stile chiaro e una scrittura scorrevole, racconta di sé e di ciò che c’è stato intorno. Un’occasione per disquisire sullo status quo della politica che pur nell’abbondanza delle definizioni è stata ed è la maggiore arte di governo di un Paese.
La sala dell’ex cinema Sant’Antonio, particolarmente gremita, ospiti attenti, personalità di diversi gruppi, movimenti e compagini politiche in silenzioso fermento come lo si può essere in un momento storico particolare per il Molise travolto dalla piena dei preparativi per la composizione delle liste tra schieramenti in disaccordo rispetto ai requisiti dei candidati da proporre alla guida della regione. Un politico, un tecnico o un personaggio super partes espressione della società civile?
Un copione già vissuto e un dilemma che ha attraversato la guida della Nazione in diverse legislature e che fa il paio con il titolo del libro “ C’era una volta la politica”.
Tornando alla presentazione, al centro dell’attenzione, immagini fotografiche proiettate sullo sfondo del maxi schermo, la prima, la più suggestiva, raffigura il papà del senatore con Alcide De Gasperi, fondatore del partito della Democrazia Cristiana. Di seguito personalità del secondo novecento come Aldo Moro, Fanfani, Andreotti, passando per alcuni esponenti dei partiti di maggioranza ed opposizione nell’emiciclo di Montecitorio, senza dimenticare la componente femminile. Nilde Iotti ,ricordata nella sua funzione di Presidente della Camera, funzione ricoperta dallo stesso Casini, fino all’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la cronaca rovente della campagna elettorale anticipata al 2022.
Tanti momenti vissuti in un quarantennio al centro della conversazione condotta con impeccabile sintonia dal curatore dell’evento, l’eclettico editore Stefano Leone, persona colta ed intellettualmente al vertice, coadiuvato dall’ avvocato Michele Cocomazzi , raffinato intervistatore con domande consone ai cogenti temi del libro.
Gli attori Aldo Gioia ed Antonella Pacifico, hanno intervallato il dialogo dando lettura di brevi e significativi brani.
Con una dialettica brillante e nel suo dire fluente, il senatore Casini, nella veste di autore, ha raccontato la non semplice genesi del libro ma con un aggiunte di colore e aneddoti briosi che hanno coinvolto simpaticamente la platea. Un pomeriggio interessante per la disamina di episodi, fatti e protagonisti del tempo lungo della politica italiana che ha coinvolto, nel suo scorrere, l’opera dei diversi Papi che si sono susseguiti sulla cattedra di San Pietro e che nella loro funzione di capi di Stato, hanno instaurato rapporti istituzionali con lo Stato italiano anche con visite ufficiali come quella di papa Giovanni Paolo II al Parlamento italiano nella seduta pubblica del 14 novembre del 2002.
La presentazione del libro, molto apprezzata da Casini, si è delineata, in sintesi , come un evento culturale avente per tema la politica che “ c’era una volta” e che, come è scritto alla fine , “ è destinata ad esserci sempre , sperando tutti insieme di poterla migliorare, evitando che si riduca a uno scontro permanente all’arma bianca tra protagonisti in cerca di potere e, una volta raggiunto, appagati solo dal servirsene”.
Fernanda Pugliese