La frase di Piovene “Attirare i turisti è un desiderio del Molise. E’ un desiderio che riscuote il consenso, perché il Molise è tra le plaghe più segrete, profonde e meno conosciute del nostro paese”, in questi giorni, è sulla bocca di tutti. Preferendo a Piovene il nostro mentore Francesco Jovine, nel consegnare al lettore la notizia che, dopo il successo della trasmissione “ Paese che Vai “ andata in onda domenica 5 marzo su Rai Uno, domenica 12 marzo 2022 a partire dalle ore 12,20 circa e sino alle ore 13,25, tornerà Linea Verde con l’amico Peppone Calabrese che accompagnato da Beppe Convertini, attraverserà una parte del Molise centrale per scoprire eccellenze e novità molisane.
“ Il Molise è per me un sogno. E’ un mito tramandatomi dai padri e rimasto nel mio sangue e nella mia fantasia”. Questa la frase più bella che cancella autoreferenzialità e oltraggi che non solo fanno male a chi si erge a paladino di una terra ancora da scoprire del tutto, ma contribuisce all’oblio più buio. Linea Verde parlerà ai milioni di spettatori di un Molise orgoglioso delle sue radici e della sua ruralità, grazie a contadini che della libertà e della identità ne fanno questione di sopravvivenza.
Giovani che hanno scommesso su un futuro ancora lontano ma che con la loro funzione di “ restanti “ come ama definirli Peppone, infondono speranze e possibilità di nuovi concetti vitali. Tra questi Liberato di Frosolone con i suoi coltelli, Stefano con il forno di famiglia a Bojano, Giuseppe con la sua coltivazione del farro e Federica con il suo ristorante agricolo, in quel di Fossalto, Maria Rosariae Pasqualina a Torella del Sannio con le loro vacche, per condurci poi a Campobasso dove Antonio ed Eufrasia , artigianalmente ridonano nuova vita alle scarpe.
Non poteva non incuriosire gli autori la street artist Alice Pasquini con i murales di Civitacampomarano, paese dalla lunga storia culturale ed oggi decisamente a rischio spopolamento per una frana che ha destabilizzato anche i pensieri e la casa del suo concittadino più famoso : Vincenzo Cuoco. Ma tanto spazio anche alla buona tavola ed ai prodotti del territorio quali il tartufo di Vittorio ed Angelo in quel di Castropignano e le piante officinali di Franco a Bagnoli del Trigno. Non passeranno inosservate neanche le Morge che grazie al racconto di Francesco Gasparri ci mostreranno la parte più recondita di esse.
Un Molise che si consacra patria della Biodiversità e che ci sprona a resistere per non morire di solitudine. Non lo si può fare con balzelli culturali quali pedaggi e biglietti ma con la consapevolezza che la cultura, essendo ispiratrice di libertà, se per tutti, è l’unico volano per dichiarare guerra all’indifferenza e all’atavica dormienza di un popolo che nel passato trova ancora dignità, passione e animo gentile.
Maurizio Varriano