Versicoli quasi ecologici fa parte della raccolta Res Amissa del poeta Giorgio Caproni ( Livorno 1912- Roma 1990).
Nella lirica troviamo il suo pensiero di ecologia radicale espresso in maniera essenziale ed efficace.
In questa giornata dedicata alla Terra potrebbe essere motivo di riflessione per un cambiamento di rotta necessario in cui ognuno può dare il proprio contributo.
Non uccidere il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocare il lamento
( il canto)del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: “ Come
potrebbe tornare a esser bella,
scomparso l’uomo, la terra”.
( Giorgio Caproni 1972)
Maria Stella Rossi